Famiglia Terapia familiare
La famiglia rappresenta il gruppo primario, originario.Ogni attore familiare assume ruoli e funzioni che si intersecano e dialogano su di uno sfondo che va via via diventando sempre più complesso.
Si nasce in un gruppo come un nodo in una rete più vasta: la famiglia. La matrice di base della mente individuale è la sedimentazione delle modalità relazionali di quello specifico gruppo familiare; modalità relazionali che risentono di una sorta di trasmissione trans-generazionale e trans-personale.
La famiglia costituisce anche il luogo per eccellenza per rispondere ai bisogni di appartenenza, sicurezza ed identità; il luogo in cui differenziarsi ed individuarsi; il confine da attraversare per porre la differenza tra dentro e fuori, tra sé ed altro da sé.
La famiglia è anche lo spazio processuale dell’apprendimento a partire dalla comunicazione e per finire alla socializzazione. E’ proprio nella rilevazione di matrici comunicative familiari sature che a volte è possibile individuare l’opportunità di una ri-significazione, del superamento della seduzione del pensiero unico e omologante della famiglia. Superamento delle identificazioni e della totale assonanza emotiva - che, nelle relazioni, può portare, appunto, alla saturazione - attraverso il porre distinzioni, differenze, e, quindi, la trasformazione e sviluppo del sistema familiare.
Infatti, solo il differenziare il pensiero soggettivo dalla matrice gruppale familiare può innescare la trasformazione lungo il versante di un pensiero simbolico che apre esso stesso alle ulteriori possibilità di sviluppo dell’autenticità e della creatività. Quanto detto può essere visto anche come una declinazione funzionale del “preoccuparsi” di Winnicott e di Meltzer: come dare ai propri figli speranza per il futuro.
La famiglia è anche lo spazio processuale dell’apprendimento a partire dalla comunicazione e per finire alla socializzazione. E’ proprio nella rilevazione di matrici comunicative familiari sature che a volte è possibile individuare l’opportunità di una ri-significazione, del superamento della seduzione del pensiero unico e omologante della famiglia. Superamento delle identificazioni e della totale assonanza emotiva - che, nelle relazioni, può portare, appunto, alla saturazione - attraverso il porre distinzioni, differenze, e, quindi, la trasformazione e sviluppo del sistema familiare.
Infatti, solo il differenziare il pensiero soggettivo dalla matrice gruppale familiare può innescare la trasformazione lungo il versante di un pensiero simbolico che apre esso stesso alle ulteriori possibilità di sviluppo dell’autenticità e della creatività. Quanto detto può essere visto anche come una declinazione funzionale del “preoccuparsi” di Winnicott e di Meltzer: come dare ai propri figli speranza per il futuro.